Il modello di Housing Sociale dell’Associazione iSemprevivi è rivolto a persone con patologia psichiatrica stabilizzata in condizione di elevata fragilità socio-abitativa, che necessitano di essere seguite da figure socio-educative all’interno di un percorso formativo individuale; percorso finalizzato al reinserimento sociale.

Non si tratta dunque di residenze protette, ma di appartamenti in condominio impostati nella logica di una conquista di autonomia. Il progetto è finalizzato a migliorare la condizione degli ospiti attraverso l’offerta di un contesto abitativo e sociale dignitoso fatto di relazioni umane ricche e significative.

Spesso le persone che soffrono il disagio psichico non riescono più a vivere all’interno della propria famiglia di origine e nello stesso tempo non sanno come progettare una vita autonoma.

La nostra proposta di housing sociale mira proprio a questi obiettivi:

  • Accogliere persone in difficoltà in piccole comunità autogestite e autonome

  • Dove vivere insieme ad altri secondo regole molto ben definite e condivise…

  • Dando ciascuno il proprio contributo in ogni campo (dalla pulizia degli ambienti, alla spesa, alla cucina)…

  • Assumendosi la responsabilità di se stessi e sopportando le fatiche dei compagni…

  • Per scoprire e sviluppare le proprie risorse in un ambiente protetto e nello stesso tempo stimolante perché affidato all’autonoma gestione degli stessi utenti.

Metodologia: una comunità vigilante

Il modulo abitativo è gestito dagli ospiti, sotto la supervisione di un’équipe formata da una coordinatrice operativa e da uno psicologo. Per ogni utente viene predisposto un progetto individuale valutato periodicamente e/o secondo le necessità contingenti.

La richiesta d’inserimento è valutata dall’équipe del progetto in stretta sintonia con il CPS e/o con lo psichiatra di riferimento.

COME SI HA ACCESSO A UNA DELLE NOSTRE REDIDENZE?

Ciascun utente di questo servizio viene accolto secondo il parere della direzione dell’Associazione in base a una diagnosi psichiatrica che accerta che egli può vivere questa esperienza e trarne vantaggio e nell’ambito del suo Progetto Terapeutico Riabilitativo personalizzato. Si richiede una relazione da parte del CPS competente.

QUANTO DURA IL PERCORSO RESIDENZIALE?

La durata del progetto sarà valutata ad personam dall’équipe responsabile in accordo con il CPS di appartenenza. Si ritiene, tuttavia, che il raggiungimento degli obiettivi progettuali finalizzati al benessere individuale e al suo reinserimento sociale non possa avere una durata inferiore a 24 mesi.

La proposta abitativa è rivolta a soggetti di età maggiore a 18 anni

I Nostri Appartamenti

Casa Alfredo Ciatti

È un appartamento di 130 mq, capace di ospitare al massimo cinque persone. È una casa abitata da giovani ragazze di età compresa tra i 18 e i 30 anni.
Dimora vivace, simpatica, sempre in movimento alla ricerca di una progettualità fattibile. È composta da una cucina abitabile, da un grande salone per i momenti di riflessione/verifica e ricreativi, da tre stanze da letto e da due bagni.

Casa Andreina Daolio

È un appartamento di 130 mq capace di ospitare al massimo cinque persone. È una comunità maschile abitata da giovani di età compresa tra i 18 e i 40.
Residenza dinamica, concreta, desiderosa di misurarsi con le sfide della società e in modo particolare con quelle lavorative. È composta da una cucina abitabile, da un salone per i momenti di riflessione/verifica e ricreativi, da tre stanze da letto, da due bagni e da un grande terrazzo.

Casa Roberto Ardigò

È un appartamento di 160 mq capace di ospitare al massimo sei persone. È una casa abitata da giovani donne di età compresa tra i 30 e i 50 anni.
Dimora pacata, equilibrata dove si vive il desiderio di consolidare le proprie aspettative di autonomia e di ricerca del proprio posto nella società. È composta da una cucina abitabile, da un grande salone per i momenti di riflessione/verifica e ricreativi, da tre stanze da letto e da quattro bagni.

Questa è la vera natura della casa: il luogo della pace; il rifugio non soltanto dal torto, ma anche da ogni paura, dubbio e discordia.

JOHN RUSKIN